Biglietti nominativi VS Privacy: sarà veramente la fine per la RI-vendita al bagarino

Biglietti nominativi VS Privacy: sarà veramente la fine per la RI-vendita al bagarino

Concerti sold-out in pochi minuti. Forse sarà la fine grazie ai biglietti nominativi!

Ricorderete sicuramente il caso del concerto milanese dei Coldplay che aveva visto letteralmente scomparire quasi tutti i biglietti messi in vendita sui siti dei rivenditori ufficiali in qualche minuto. Ma non è l’unico, gli esempi ne sono molti.

Tutti questi biglietti erano andati a finire in un canale di vendita parallelo non ufficiale, ovvero sui siti dei rivenditori secondari, che, a prezzi maggiorati, avevano rimesso in vendita i biglietti acquistati poco prima in massa.

Il bagarinaggio

è il fenomeno per cui i biglietti di un evento, in particolare concerti ed eventi sportivi, sono acquistati in blocco da un “bagarino” e poi rivenduti all’esaurimento dei posti disponibili a prezzo maggiorato, fruttando così un grosso guadagno allo stesso. Quando l’evento è però imminente oppure da poco iniziato, può capitare di imbattersi in un bagarino che sia disposto alla cessione del tagliando a un prezzo minore di quello nominale.

Il  contrasto

Nell’ambito del contrasto al fenomeno del bagarinaggio (in particolare, del primo tipo citato), la legge di bilancio 2019 ha previsto che i biglietti di accesso a spettacoli con più di 5.000 spettatori debbano essere nominativi. E non solo: l’accesso all’area dello spettacolo è subordinato al riconoscimento personale.

L’esigenza di “controllare” i nominativi degli acquirenti nasce proprio dalla diffusione del fenomeno di rivendita dei biglietti svolta da rivenditori non autorizzati e ad un prezzo maggiorato.

E grazie alla tecnologia è ancora più semplice. Non serve più acquistare di persona tanti e tanti biglietti: c’è il Bot che lo fa da solo!

Da qui la segnalazione all’Autorità Garante per la privacy, che non sarebbe stata immediatamente interrogata sul tema. Questo perchè il nominativo sul biglietto equivale ad un trattamento di dati personali.

La funzione del biglietto nominativo è quella di individuare l’intestatario dello stesso. Nome e cognome saranno visibili sul biglietto affinché in sede di accesso all’evento possa essere identificato il titolare.

Controllo dei dati in fase di acquisto

Se l’acquisto viene effettuato online, l’acquirente, al momento della registrazione, è tenuto a fornire il nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di posta elettronica, numero cellulare.

Recandosi di persona al box office, invece, viene attribuita all’acquirente la facoltà di fornire al venditore il proprio nominativo. Ciò al solo fine di consentirgli la possibilità di richiedere successivamente il cambio di nominativo e la rimessa in vendita. Fermo restando ovviamente che sul biglietto, anche in questo caso, dovrà essere riportato il nome e cognome.

Controllo dei dati in fase di ri-vendita o cambio nominativo

Queste operazioni sono consentite sia all’intestatario del biglietto che all’acquirente, purché in possesso del titolo munito di sigillo fiscale.

Controllo dei dati in fase di accesso dell’evento

Il controllo all’accesso da parte degli addetti, al fine di accertare l’identità del partecipante, è effettuato sulla base di una lista. Proprio come per gli eventi con “accesso su lista“. Se il tuo nome è in lista entri, altrimenti no. Semplice!

La lista conterrà esclusivamente il nome e cognome dell’intestatario del biglietto, mentre “È escluso l’inserimento nella lista di ulteriori dati personali relativi agli intestatari”.

Queste sono le nuove regole.

Finirà?

Vederemo!